mercoledì 25 marzo 2009

All'ultimo sangue

Le nuove regole per l’ammissione alla Champions League hanno regalato al campionato italiano l’accesso diretto alla fase ai gironi per la terza classificata, mentre la quarta continuerà a giocarsi le sue chance di entrare tra le 32 regine d’Europa attraverso i preliminari. Quest’anno, in continuità con la precedente stagione, ci si prepara a vivere un emozionante finale di stagione, per quanto riguarda proprio la lotta alle posizioni che valgono l’ingresso in Champions. L’anno scorso a spuntarla fu la Fiorentina, in lotta fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata col Milan campione d’Europa in carica. I rossoneri, dopo un estenuante inseguimento che li aveva portati a conquistare la quarta posizione a tre giornate dal termine, riuscirono a perdere al San Paolo contro il Napoli alla penultima giornata, vanificando così il successo dell’ultima gara. Quest’anno, con il discorso scudetto destinato a chiudersi anzitempo a favore dell’Inter di Mourinho, resta molto aperta la lotta per la terza e la quarta posizione. Al terzo posto, ormai da molte settimane, abbiamo il Milan di Ancelotti, che conserva sì un discreto vantaggio sulle inseguitrici (+4 sul Genoa e +6 sulla Fiorentina), ma che al contempo ha dimostrato di soffrire moltissimo quando gli manca il contributo del suo fenomeno Kaka. Tuttavia, per Ancelotti il terzo posto è una conquista obbligatoria, se vuole conservare il posto in panchina, e la qualità dell’organico non si discute, perciò sembra molto difficile che i rossoneri non riescano a centrare l’obiettivo. Molto interessante, invece, si propone la lotta per il quarto posto. Sulla carta la squadra nettamente favorita è la Roma, ma la classifica penalizza abbastanza i giallorossi, che lamentano un -2 dalla Fiorentina, ma soprattutto un sonoro -5 dal Genoa. A nove giornate dalla fine non si tratta certamente di un divario insormontabile, soprattutto per una Roma che ha già abituato a grandi rimonte, ma anche per i giallorossi la situazione infortuni, che hanno letteralmente decimato l’organico a disposizione di Spalletti, potrebbe pesare. La Fiorentina sta attraversando un periodo molto difficile, complice anche la sfuriata di Prandelli all’indomani dell’eliminazione dall’Europa e qualche risultato sorprendentemente negativo, ma i viola difficilmente falliscono l’obiettivo europeo, basti pensare che negli ultimi 3 anni la Fiorentina ha sempre totalizzato i punti necessari per arrivare quarta (nel 2005/06 e nel 2006/07 per le note vicende giudiziarie gli è stato impedito di partecipare alla Champions). Il Genoa, insieme al Cagliari di Allegri la grande sorpresa del campionato, sta dimostrando che, con acquisti azzeccati, con una struttura societaria seria e con un allenatore che sa abbinare mentalità offensiva e risultati, si può arrivare lontano. Nessuno, però, avrebbe osato immaginare che il grifone potesse, a nove giornate dalla fine del campionato, lottare attivamente per il quarto posto. Invece il Genoa è lì e non è affatto disposto a mollare la presa.
Analizzando il cammino delle tre concorrenti nelle ultime gare, emerge un calendario leggermente più semplice per la Fiorentina, rispetto a Genoa e Roma. I giallorossi dovranno giocare il derby e lo scontro diretto con i viola in trasferta (come accadde nella stagione 2005/06, che vide duellare fino alla fine proprio la squadra di Spalletti e la Fiorentina, con quest’ultima che ebbe la meglio), mentre i rossoblù devono ancora affrontare la Juventus, il derby con l’agguerritissima Samp e partite contro squadre che lottano duramente per la salvezza. Chiaramente, molto dipenderà da come arriveranno le varie Reggina, Chievo, Lecce, Torino alle ultime giornate, perché le motivazioni, si sa, contano tantissimo. Quel che è sicuro è che assisteremo ad un’estenuante lotta per un quarto posto, sempre più importante per il prestigio e per i vantaggi economici che garantisce la partecipazione alla Champions League.

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